IO, UN'OSTETRICA NELL'INFERNO DEGLI ABORTI
Di: Emanuele Pizzatti.
La filosofa tedesca Hannah Arendt, dopo aver assistito al processo del nazista Adolf Eichmann, scrisse in un libro le domande che nessuno sembrava volersi porre e le risposte che nella loro concreta verità erano scomode e inaccettabili per molti. Trattava del male nella peggior forma assunta nel secolo passato (non fatevi ingannare da questo, rimane ancora oggi fin troppo attuale) e della naturalezza con cui molte persone “normali” lo avevano compiuto. Ha scritto: “il fenomeno che ho chiamato LA BANALITA’ DEL MALE è un male che viene commesso da uomini e donne senza movente, senza alcuna crudeltà, senza menti diaboliche, perciò da esseri umani che si rifiutano principalmente di essere persone”.
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