INTERVISTA A EGIDIO TERMINE sul suo film IL FIGLIO SOSPESO
Di: Emanuele Pizzatti.
Si fa presto a dire "utero in affitto": il film indaga invece sul tessuto umano che viene leso da questa pratica abominevole.E' nelle sale l'ultimo film del bravo regista siciliano, distribuito dal coraggioso Angelo Bassi.
Solo se conosciuta la verità rende liberi. Parte da questo assunto Il figlio sospeso, l’opera seconda del regista siciliano Egidio Termine. Il film recentemente proiettato al Festival di Taormina affronta il tema della maternità surrogata senza entrare nel merito di questioni bioetiche, legali, tecnico-scientifiche o morali.
Il film è stato prodotto dall’Associazione Culturale STAR e la distribuzione piccola ma efficace è affidata alla Mediterranea Productions di Angelo Bassi, un uomo molto coraggioso che non ha esitato a mettersi in gioco e a rischiare critiche scomode. Il film uscirà nelle sale all’inizio del prossimo anno ma già è molto richiesta la visione e la presentazione in anteprima da scuole, comunità o gruppi sociali interessati ad approfondire questo tema così attuale, discusso e incompreso.
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